Il seminario di sabato 12/02/2022 “SUL CONFINE. IL SENSO SOSPESO DELL’ESPERIENZA PSICONCOLOGICA” tenuto dalla dott.ssa Eva Pascoli e dal dott. Fabio Barban è stato seguito da 60 persone. Già durante il seminario, buona parte dei partecipanti ha inviato messaggi di riconoscimento e gratitudine ai relatori. Ne riportiamo alcuni stralci:
Zaida Colonna: Cara Eva e caro Fabio grazie davvero per il vostro seminario. Siete stati cuore, testa e pancia e tanta professionalità. Preziose persone e terapeuti da cui imparare.
Giulia Moneta: Grazie, perché oggi ci avete regalato un pezzo importantissimo di voi. Grazie, esco da questo seminario arricchita.
Francesca Zurini: Grazie di cuore per tutti i contenuti, la condivisione, la profondità! Meraviglioso!
Michela Ferro: Grazie davvero per queste narrazioni così autentiche e profonde. E’ sempre un piacere arricchente ascoltarvi. Grazie. Un abbraccio!
Denis Tam: Uno dei migliori seminari.
Sara Lenardon: Vi saluto ma soprattutto vi ringrazio per questa Giornata e per il modo in cui ci avete parlato di questa Tematica così delicata!! Un vero esempio.
Eva Francesca Sponton: Che dire.. Grazie mille per il seminario di oggi. Il tema del fine vita è un tema che sento vicino e queste ore passate assieme mi hanno offerto la possibilità di arricchirmi sia dal punto di vista didattico che sul piano personale. Grazie mille per tutto ciò che avete condiviso e per le emozioni che avete regalato.
Elisabetta Pisanu: Seminario davvero arricchente! grazie molte per questa giornata, per i contenuti trasmessi e, soprattutto, per averci reso partecipi delle vostre autentiche esperienze professionali e personali.
Alessandra Nadal: E’ stato un seminario prezioso e commovente, avete trasmesso non solo conoscenze, esperienze, ma avete raccontato anche di voi, delle vostre emozioni, fragilità e del vostro modo di stare in relazione ! Grazie!!!
Illary Cammarata: Grazie di cuore per questa giornata così ricca di emozioni e di condivisioni!
Giulia Peruch: Vi ringrazio davvero, è stato commovente, portando allo stesso tempo serenità in un argomento che è sempre così difficile da affrontare.
Marcella Messina: Che voi due siete straordinari lo sapevo già… ma oggi… oggi siete stati incredibili…così intensi… ho il cuore pieno…
Diego Pituello: Grazie, la dignita e la disponibilità che ci avete offerto oggi sono azioni terapeutiche autentiche, vere.
Nicolò Monza: Ringrazio moltissimo per la giornata, è la prima volta che seguo un seminario su questo argomento ed è stato estremamente toccante.
Daniela Guzzon: Grazie per quello che oggi ci avete regalato, una giornata colma di emozioni di professionalità e di umanità. Due grandissimi professionisti.
Elisa Ciani: Ogni volta mi toccate il cuore nel profondo… Ieri avete davvero sfondato lo schermo! Vi guardavo, vi ascoltavo e pensavo… “che belli che sono, che fortunate le persone che hanno il privilegio di affrontare il dolore con loro.. unione di forza, delicatezza e rispetto”. Parlare al cervello è facile, parlare contemporaneamente anche al cuore è un’altra storia! Ieri c’è stato un ritmo perfetto di emozione, lacrime e nodi alla gola e allo stomaco, ironia e sorrisi, respiri e apnee. Ieri ho proprio guardato alle lacrime non solo come ad un’espressione emotiva ma come alla testimonianza di un processo di crescita e di un cambiamento interiore.
Arianna Casco: Molto impattante è stato percepire, anche attraverso lo schermo, le emozioni e la passione dei due relatori assieme alle loro fragilità. Penso sia proprio questo connubio di umanità, di passione, di presenza e di accettazione dei propri limiti che li ha resi così speciali ai nostri occhi. Erano davvero dei supereroi senza essere supereroi. Mi sono sentita capita e vista come paziente e allo stesso tempo mi sono sentita compresa e non sola come terapeuta. Volevo ringraziarli per averci donato tanto di sé, come terapeuti e come persone, e per averci tenuti incollati al pc che trasudava di emozioni!
Margherita Zenarola: Mi sento arricchita, dalla vostra umanità e dal vostro spessore etico. Da neofita dell’argomento e quasi un po’ spaventata all’idea di incontrare un paziente oncologico con tutto il suo bagaglio , se mi guardo dentro, dopo questo seminario vedo i vostri volti, i vostri racconti, i pezzi che ci avete donato e mi sembra che mi possano accompagnare anche nel mio cammino, che mi possano insegnare come guardarmi dentro e che mi diano una possibilità in più per conoscermi. Ma non solo: è stato un seminario di rara bellezza, poesia come ha detto Esther, dove l’essere e lo stare in relazione, hanno fatto da padrone. Ora non c’è più il buio totale che mi spaventava all’inizio, ma è come se si fosse accesa una luce che illumina, e ora sta a me decidere come e se regolarne l’intensità. Concludo dicendo che questo è merito vostro.